venerdì 17 ottobre 2008

Gastonomia Fatata - Anno II - Lezione 2 - Torta d'autunno

I ragazzi del secondo anno entrarono chiacchierando nell'aula, e si accomodarono alle piccole postazioni da cucina.
Rosafragola era già pronta dietro alla cattedra, in un completo giallo e arancio molto estivo. Alle sue spalle compariva scritta sulla lavagna una ricetta: "Crostata d'autunno"
"Benvenuti!" Sorrise gioconda alla classe.
"Io sono Rosafragola e sono qui per insegnarvi Gastronomia Fatata. Penso che abbiate una base della materia quindi pensavo di partire con una ricetta un po' più complicata!"
Alcuni borbottii accompagnarono questa affermazione.
Il sorriso di rosafragola si fece più luminoso:
"Sono sicura che sarete bravissimi! E comunque sono qui per aiutarvi!Visto l'arrivo dell'autunno ho pensato ad una ricetta con l'uva. Ora vi pregherei di prestare attenzione mentre analizziamo gli ingredienti.
Per fare la pasta, le cui proprietà magiche dirò dopo:
150 gr di farina di grano notturno, questo tipo di grano vine raccolto di notte, dopo una luna piena, in questo modo le spighe mantengono in loro i raggi lunari. I mulini che macinano questo grano lavorano anch'essi solo di notte, evitando che si disperdano le sue proprietà. Come notate è particolarmente bianca e brillante, se vi capita di vederla di notte noterete che brilla al buio. Le sue proprietà sono quindi legate alla notte e alla Luna, dona quindi calma e serenità. Se però si usa la farina della notte nera, il cui grano è raccolto in una notte di luna nuova, questa avrà proprietà oscure, come quelle di procurare incubi o insonnia, nei casi peggiori allucinazioni terribili anche durante il giorno. Naturalmente questo ultimo tipo di farina è illegale."
Compiaciuta Rosafragola notò che gli studenti prendevano diligentemente appunti.
"40 gr di gocce di Persilia (Mandorle) tritate, le mandorle vanno tritate con un coltello dalla lama affilata e d'argento.
80 gr di pasta dorata (burro) come notate useremo quella dal colore più pallido, questo perchè le sue proprietà non annullino quelle della farina.
60 gr di anima di barbabietola (zucchero), le barbabietole crescono sottoterra, nel caldo del grembo di Madre Terra. L'anima di barbabietola ha quindi la proprietà di creare calore e dare un senso di sicurezza e quindi di gioia.
1 tuorlo d'uovo, l'uovo è simbolo di vita, e si allea molto bene con il seso di calore familiare che dà l'anima di barbabietola.
Scorza di limone, e un pizzico di sale, che servono solo per il sapore!"
I ragazzi scrivevano con impegno.
"In conclusione si può dedurre dagli ingredienti usati le caratteristiche che avrà la pasta. Dovete ricordarvi, quando cucinate, che non basta amalgamare gli ingredienti in base al sapore, ma anche in base alle loro proprietà magiche, se usate ingredienti che danno euforia, state attenti a dosarli per non trasformare l'euforia in pazzia, quindi andranno bilanciati con ingredienti che danno calma. E viceversa, per non far sì che la calma sfoci in apatia. Penso che questa abilità nel dosare gli ingredienti avvicini la mia materia a pozioni."
"Questa pasta ha dosi prevalentemente calmanti, con una dose di limone, tuorlo d'uovo che ne temperano l'effetto. Ora prepareremo un crema, che presenterà gli stessi effetti, avremo quindi alla fine una crostata con effetti rilassanti e che creano una sorta di calore fra le persone, favorendo una conversazione pacata."
"Per la crema useremo 40 gr di farina notturna, 4 tuorli d'uovo, 4 cucchiai di anima di barbabietola, e 3 dl di vino bianco secco di una qualità con caratteristiche non troppo euforiche."
"Per ultimo dobbiamo scegliere la frutta da porvi sopra, come vi ho già accennato prima usiamo l'uva, sia bianca, con proprietà più riposanti, sia rossa, che dà quel tocco di vivacità per mantenere viva la conversazione! Io vi propongo di aggiungere anche le lacrime di ficus (fichi) che, essendo molto doci, rendono le persone più propense a confidarsi, le addolcisce!"
"Passiamo alla realizzazione. Create una fontana con la farina ben setacciata, basta passarla in un colino a fori sottili, aggiungete i tuorli e la crema dorata ammorbidita a temperatura ambiente, amalgamate e aggiungete le gocce di Persilia, l'anima di barbabietola, la scorza di limone grattugiata e il sale." mentre parlava eseguiva con abilità le operazioni, una volta ottenuta una pasta dorata iniziò a girare per la classe, dando suggerimenti e aiutando gli studenti più in difficoltà.
"Ora che tutti abbiamo la nostra pasta la lasciamo riposare nella cella frigo del vostro banco, quella sotto a sinistra. Bene dovrebbe riposare mezz'ora, ma noi non abbiamo tempo quindi useremo un piccolo incantesimo "mezzatempo" che serve a dimezzare il tempo di preparazione di un impasto. Ora provate!"
I risultati furono dei più disparati, paste che esplodevano, altre che si gonfiavano all'inverosimile, una addirittura iniziò a ballare!
Messo ordine, Rosafragola passò alla spiegazione della crema:
"Unite i tuorli con l'anima di barbabietola, e con l'incantesimo "spumos" girando la bachetta in senso orario, mi raccomando, e sempre in senso orario, per il numero di volte che ritenete necessario, penso che tre e un pizzico siano sufficenti"
Naturalmente anche questa volta i risultati furono fra i più bizzarri, ma con un po' di pratica e qualche aiuto tutti ottennero una crema spumosa.
"Ora aggiungete la farina setacciandola e il vino che avrete appena appena scaldato, senza portarlo ad ebollizione. Ora mettetelo sul fuoco a temperatura media e fate bollire due minuti mescolando."
"Mentre la crema raffredda, prendiamo la pasta e ne facciamo una sfoglia un po' grossa, che poi mettiamo un una tortiera, prendete quella di diametro 26, e bucherelliamola con i rebbi di una forchetta. Va cotta in forno caldo 200° per venti minuti. Ma anche in questo caso vi insegno un trucco per una cottura veloce, dovete muovere la bacchetta orizzontale sopra la tortiera e pronunciare l'incantesimo "cuoci200per20" "
E subito per l'aula si sentì il profumo della pasta cotta.
"Ricordate che il primo numero sono i gradi e il secondo i minuti! Una volta cotta, mettiamo la crema e farciamo con uva e fichi, poi ricopriamo tutto con un po' di gelatina."
Le fasi finali della preparazione videro la professoressa impegnata a curare bruciature e al profumo delle torte cotte correntamente si univa quello delle paste bruciate.
Alla fine, chi più chi meno, tutti avevano la loro torta.
"Potete tenere il dolce e dividerlo coi vostri amici per una chiacchierata tranquilla, il compito per la prossima volta è quello di elencarmi almeno cinque tipi fra uve e fichi e le loro proprietà magiche, sarebbe anche interessante, ma è facoltativo, che analizzaste le proprietà magiche che assumerebbe la nostra torta con le uve e i fichi che troverete."

************

E così è a posto anche il secondo anno!
Cinque in tutto, inventate inventate inventate!!
Scadenza fine anno scolastico.

...-***-...
Rosafragola Risoallegro
Tassorosso
Insegnante Gastronomia Fatata
Cuoca della Locanda del Gatto Goloso
Hobbit di Rompinoia
Pubblicato da Casa Tassorosso alle 05:49 |  
Etichette: , ,

0 commenti:

Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)